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27 marzo 2013

"ABBIAMO IL DOVERE DI PROVARCI FINO IN FONDO"


“Abbiamo il dovere di provarci fino in fondo”. Il ds Max Punghellini suona la carica in vista del rush finale, che vedrà la Bmr Basket 2000 Scandiano concludere la stagione regolare di DNC. La salvezza è ad un passo: “Abbiamo sei punti di vantaggio su Fabriano, penultima in classifica, con lo scontro diretto a favore – spiega il dirigente – loro dovrebbero vincerle tutte e noi perderle tutte per andare ai playout”. E’ bene non dimenticarsi da dove si è partiti: “Un mese fa eravamo penultimi, a -2 dall’ultimo posto. L’orizzonte è molto più limpido e il primo obiettivo – la salvezza – è quasi centrato”. Il calendario, però, è in salita: “Le ultime quattro gare sono proibitive. Dopo la sosta andremo a Lugo, poi Imola in casa, trasferta sul campo del Castiglione Murri e chiusura al PalaRegnani con San Lazzaro”. Il nono posto attuale, detenuto in compagnia di San Marino e Porto San Giorgio, potrebbe significare (se mantenuto, ma senza le due rivali accanto) il raggiungimento dei playoff: “Abbiamo lo scontro diretto sfavorevole con entrambe, ma abbiamo il dovere di provarci. Quanti punti servono? Per la certezza almeno sei, se avessimo avuto gli scontri diretti a favore ne sarebbero potuti bastare quattro. Dobbiamo giocoforza vincere le due partite in casa e cercare di fare il colpaccio con una delle due esterne”. Bello parlare di post-season dopo tante vicissitudini: “Ci mancano un paio di giocatori nelle rotazioni (gli infortunati Bettelli e Grisanti – ndr) e siamo sovente colpiti da infortuni. Il post Recanati ci vede con Montanari colpito dalla fascite plantare e Garofoli con una spalla fuori uso”. La stagione è stato un calvario, ma la luce è all’orizzonte: “Abbiamo cercato di far quadrato, di tener unito il gruppo, di lavorare sodo e in silenzio. A oggi dico che è un mezzo miracolo essere arrivati qua: un mese fa eravamo con l’acqua alla gola, oggi nonostante tutto parliamo di quello che – a settembre – era  l’obiettivo stagionale”. Punghellini utilizza una metafora per spiegare una stagione molto dispendiosa dal punto di vista mentale: “Noi a settembre avevamo una macchina nuova, non siamo mai riusciti ad usarla. Abbiamo avuto un sacco di incidenti, andiamo via traballanti, ma cerchiamo di dare il massimo, mettendo tutto quello che abbiamo in corpo, per fare un ultimo tentativo”.