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19 settembre 2011

BMR BASKET 2000, GRISENDI PRESENTA LA NUOVA STAGIONE

Il “Griso” non molla e risponde presente. Nonostante la frattura al setto nasale subita nella finale del Memorial Gambazza, Andrea Grisendi ha ripreso ad allenarsi con la maschera e sarà in campo nella gara d’esordio che, sabato prossimo, la Bmr Scandiano disputerà sul parquet della Virtus Padova. Classe 1974, Grisendi è il veterano della squadra e fa il punto a pochi giorni dall’inizio della regular season di DNC.

Andrea, quali sono le tue condizioni fisiche?
“Sto meglio, il setto nasale si è sgonfiato totalmente e sono già tornato in campo. Per indossare la maschera dovrò attendere che anche il gonfiore allo zigomo sia passato, ma per la prima di campionato ci sarò”.

Che sensazioni hai dopo il precampionato?
“L’approccio è stato quello giusto ed il gruppo si è amalgamato subito. I nuovi arrivati sono funzionali al gioco che il coach ha in mente, ovvero ad un basket veloce e con tanta corsa”.

Contro Roveleto, nel Memorial Gambazza, avete fatto bene.
“Abbiamo giocato alla pari contro una squadra che punta al primo posto nel prossimo campionato. Questo ci fa capire che la strada intrapresa è quella corretta”.

Chi sono le favorite?
“In prima fascia metto Roveleto, Novellara e Cento, un gradino dietro Imola. In seconda fascia Cavriago e, credo, anche noi”.

Ci sono le possibilità per centrare i playoff?
“Non voglio passare per troppo ambizioso, ma spero proprio di sì. Negli ultimi anni l’ottavo posto c’è sfuggito per un soffio, credo che questo organico abbia le carte in regola per farcela”.

Cosa te lo fa credere?
“Abbiamo perso Tondo e Prati, che ci davano fisicità sotto canestro ma che, l’anno scorso, hanno avuto tanti problemi fisici. Iori per noi era un giocatore importante e con punti nelle mani, ma Del Papa non è da meno. In regia, inoltre, c’è Gambetti, che ha la velocità giusta per il tipo di gioco esposto in precedenza. In fase offensiva ci siamo, mentre in difesa ci sono tutti i presupposti per applicarsi al meglio”.

Un’ultima cosa: ma in estate non avevi deciso di smettere?
“Lo prometto ogni anni a mia moglie, ma mi basta stare fermo un mese e la voglia di pallacanestro è più forte di tutto”.